Milano, 4 settembre 2025 – Il mondo della moda piange la morte di Giorgio Armani, il celebre stilista che ha rivoluzionato l’eleganza italiana e internazionale. Armani si è spento nella sua casa di Milano, circondato dagli affetti più cari, a 91 anni, per una malattia legata all’età. La notizia è stata confermata ufficialmente dalla Armani Group.
Un’icona che ha trasformato il su misura e non solo
Dagli anni ’70, Armani ha ridefinito l’abbigliamento professionale e casual proponendo giacche destrutturate, linee morbide e un'eleganza raffinata ma accessibile. Il suo stile sobrio e sofisticato lo ha reso celebre in tutto il mondo, soprattutto tra i professionisti e le star di Hollywood.
Grazie alla sua visione imprenditoriale, Armani ha costruito un marchio indipendente con un fatturato annuo di circa 2,3 miliardi di euro e una presenza globale in oltre 600 negozi e numerose campagne lifestyle.
Il ritiro dai riflettori e l’ultimo addio
Nonostante problemi di salute che lo hanno costretto a saltare le sfilate di Milano del giugno 2025 — per la prima volta nella sua carriera — Armani ha continuato a seguire ogni aspetto della sua casa di moda fino alla fine.
Una camera ardente sarà aperta al pubblico il 6 e il 7 settembre presso l’Armani/Teatro a Milano. I funerali si svolgeranno in forma privata, secondo le sue ultime volontà.
Tributi e sentimenti di cordoglio
Personalità istituzionali e del mondo della cultura hanno espresso cordoglio e ammirazione:
Il Presidente della Repubblica Italiana ha ricordato Armani come un simbolo dell’eccellenza e della creatività italiana, capace di portare nel mondo il meglio del nostro Paese.
L’attore Morgan Freeman ha detto: "Sullo schermo e fuori, nei momenti di tranquillità e sui palchi più grandi, ho avuto l'onore di indossare Armani. Oggi ricordiamo un uomo il cui genio ha toccato molte vite e la cui eredità di grazia e stile senza tempo durerà.”
Un’eredità duratura: moda, cultura e successo italiano
Giorgio Armani ha trasformato un sogno in azienda: assieme a Sergio Galeotti, fondò l’omonima casa di moda nel 1975, iniziando con l’abbigliamento maschile e ampliandosi rapidamente. Il marchio ha poi abbracciato settori come profumi, arredamento, occhiali, ristorazione e luxury hotel, incarnando un vero stile di vita.
Fino agli ultimi giorni, ha mantenuto il pieno controllo creativo ed esecutivo dell’azienda. Il suo testamento professionale era una successione graduale affidata ai collaboratori di lunga data e alla sua famiglia, incaricati di preservare l’indipendenza e i valori del brand.
Uno stile sobrio e potente che ha rivoluzionato il concetto di eleganza e potere femminile nella moda, influenzando il costume e il business globale. Il suo nome continuerà a risplendere, rappresentando il meglio dell’eleganza italiana nel mondo.
Estate 2025: sdraio impeccabili, ombrelloni allineati, mare cristallino. Ma mancano loro: i bagnanti. In molte località balneari italiane gli stabilimenti si presentano deserti, con file intere di lettini inutilizzati. Il motivo è semplice quanto amaro: i prezzi hanno raggiunto livelli insostenibili.
Se fino a pochi anni fa un ombrellone con due lettini costava in media 25-30 euro al giorno, oggi si toccano punte di 70 o addirittura 90 euro. Un salasso che ha spinto tante famiglie a rinunciare o a spostarsi sulle spiagge libere, ormai affollatissime.
Gli operatori si difendono parlando di rincari nelle concessioni, bollette alle stelle e costi di manutenzione sempre più alti. Ma per molti turisti la misura è colma: pagare quasi 100 euro al giorno per qualche metro quadrato di sabbia recintata non è più percepito come un servizio, bensì come un lusso fuori portata.
Il paradosso è evidente: mentre l’Italia vanta alcune delle coste più belle del Mediterraneo, le sue spiagge rischiano di diventare cattedrali nel deserto. Chi può permetterselo vola all’estero, dove servizi analoghi costano meno della metà; chi non può si arrangia tra spiagge libere sovraffollate e vacanze ridimensionate.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: stabilimenti semivuoti, stagione a rischio e un turismo balneare che, invece di crescere, si auto-sabota. Se i prezzi continueranno a correre in questa direzione, le spiagge italiane rischiano davvero di trasformarsi in un “flop assicurato”.
Milano, 16 agosto 2025 – È venuto a mancare all’età di 89 anni Giuseppe Raimondo Vittorio “Pippo” Baudo, universalmente riconosciuto come il re della televisione italiana. Un interprete dei gusti del pubblico, un innovatore instancabile e un volto simbolo della Rai e del varietà italiano.
Una carriera senza tempo
Nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, Baudo ha iniziato la sua avventura televisiva nei primi anni Sessanta e ha saputo attraversare decenni di cambiamenti culturali restando sempre al centro del palcoscenico, incarnando la storia stessa della televisione italiana.
Ha condotto tredici edizioni del Festival di Sanremo, un record che ancora oggi rimane imbattuto. Il suo impegno verso ogni manifestazione televisiva lo ha reso un punto di riferimento per programmi come Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Novecento, Luna Park, Serata d’onore e molti altri.
L’addio
Baudo si è spento serenamente al Campus Biomedico di Roma, circondato dall’affetto della famiglia e con il conforto dei sacramenti. La notizia è stata confermata dal suo storico legale e amico fraterno, l’avvocato Giorgio Assumma.
Il mondo della cultura e della politica ha rivolto parole di commossa ammirazione: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio, ricordando in Baudo un professionista raffinato, colto e garbato, capace di interpretare i desideri degli spettatori italiani.
Il tributo e il cordoglio
La Rai ha sospeso la programmazione per dedicargli uno speciale. La giornalista Giorgia Cardinaletti è intervenuta in diretta al Tg1, interrompendo perfino una replica, per annunciare la scomparsa e salutarlo con collegamenti con volti storici dello spettacolo.
Numerosi colleghi, amici e artisti hanno espresso commozione e gratitudine, ricordando un vero e proprio maestro della conduzione televisiva.
L’ultimo saluto
La camera ardente sarà allestita nella sede Rai il 18 agosto, mentre i funerali avranno luogo mercoledì 20 agosto, nella sua Militello in Val di Catania.
Conclusione
Con la morte di Pippo Baudo si conclude un’epoca: quella dei grandi conduttori televisivi, carismatici mattatori capaci di trasformare ogni serata in un evento. Baudo non è stato solo un presentatore, ma un narratore della vita italiana, con eleganza, passione e rigore.
Oggi la televisione è orfana di un padre, di un maestro, di un simbolo. Ma il suo lascito resta vivo nella memoria di milioni di spettatori e nella grammatica stessa del piccolo schermo.
Il Nuovo Papa eletto: Robert Francis Prevost diventa Papa Leone XIV
Un annuncio storico ha scosso il mondo cattolico: il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è stato eletto Papa il 8 maggio 2025, assumendo il nome petrino Leone XIV. Con questa elezione — avvenuta dopo quattro votazioni nella Cappella Sistina — Prevost diventa il primo pontefice nato negli Stati Uniti nella storia della Chiesa.
Momenti decisivi del Conclave
Il Conclave si è svolto il 7 e l’8 maggio 2025 nella Cappella Sistina a Roma, con la partecipazione di 133 cardinali elettori, il numero più elevato mai registrato.
Il primo scrutinio del 7 maggio ha prodotto la classica fumata nera, segno che nessun candidato aveva raggiunto i due terzi dei voti (almeno 89).
La mattina dell’8 maggio si sono svolte due nuove votazioni, entrambe con fumata nera.
La fumata bianca è arrivata nel pomeriggio del secondo giorno, dopo la quarta votazione: branca torcia alle ore 18:07 CEST ha annunciato al mondo che il nuovo Papa era stato eletto.
Poco dopo l’uscita di Prevost sul balcone di San Pietro, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha proclamato il consueto “Habemus Papam”, svelando Papa Leone XIV alla piazza.
I numeri del Conclave
Voce Dettaglio
Cardinali elettori 133 (sui 135 possibili)
Votazioni effettuate 4 (due il primo giorno, due il secondo)
Voti raccolti da Prevost circa 105 (oltre il 75 %)
Giorni del Conclave 2 giorni, terminato in meno di 26 ore
Prevost ha ottenuto circa 105 voti su 133, superando nettamente la soglia richiesta del due terzi.
Chi è Papa Leo XIV?
Nato a Chicago nel 1956, Prevost ha trascorso anni di ministero in Perù, dove fu vescovo della diocesi di Chiclayo. Inoltre è cittadino peruviano e si è distinto per il suo impegno tra le comunità più vulnerabili.
Prima dell’elezione è stato il prefetto del Dicastero per i Vescovi dal 2023, nominato da Papa Francesco. Era considerato una figura moderata e alleata del suo predecessore, con forte attenzione alla sinodalità e ai temi sociali.
Pur portando avanti l’eredità di inclusione di Papa Francesco, mantiene posizioni conservatrici su alcune questioni dottrinali come l’ordinazione delle donne e la moralità sessuale.
Primo messaggio e visione
Dal balcone vaticano, Papa Leone XIV ha offerto il suo primo saluto: “Pace a voi”, richiamando l’eredità di Papa Francesco e rivolgendo un messaggio di pace, speranza e umanità universale. Ha promesso di costruire ponti e di continuare l’impegno per i poveri, i migranti e la dignità di ogni persona.
Reazioni internazionali
A San Pietro centinaia di migliaia di persone — fino a 150.000 presenti in piazza — hanno assistito all’annuncio con applausi, campane e entusiasmo diffuso.
Leader globali e religiosi di tutto il mondo hanno inviato congratulazioni. Tra questi, Donald Trump ha definito l’elezione un grande onore per gli Stati Uniti.
Conclusione
L’elezione di Papa Leone XIV rappresenta un momento storico: il primo pontefice statunitense, scelto dopo un Conclave rapido e con ampia maggioranza in soli quattro scrutini. La decisione segnala continuità con lo spirito di Papa Francesco, unita a una visione di rinnovamento e dialogo. Il nuovo pontificato si apre tra aspettative globali e un profondo desiderio di unità nella diversità.
Il Conclave del 2025, convocato a seguito della morte di Papa Francesco il 21 aprile, è ufficialmente iniziato ieri, mercoledì 7 maggio, con la prima votazione per l'elezione del 267° pontefice della Chiesa cattolica. I 133 cardinali elettori si sono riuniti nella Cappella Sistina, dando inizio al processo di selezione del nuovo Papa.
La giornata si è aperta con la celebrazione della Messa "Pro Eligendo Pontifice" nella Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Nel pomeriggio, alle 16:30, i cardinali hanno iniziato la processione verso la Cappella Sistina, dove, dopo il giuramento di segretezza e la meditazione del cardinale Raniero Cantalamessa, è stata pronunciata la formula "Extra Omnes", segnando l'inizio ufficiale del Conclave.
La prima votazione si è conclusa alle 21:01 con l'emissione della fumata nera, indicante che nessun candidato ha raggiunto il quorum necessario di 89 voti su 133 per essere eletto Papa. L'attesa per la fumata è stata più lunga del previsto, generando speculazioni su possibili ritardi nelle procedure o difficoltà tecniche.
Oggi, giovedì 8 maggio, il Conclave prosegue con quattro votazioni previste: due al mattino e due nel pomeriggio. Le fumate sono attese intorno alle 12:00 e alle 19:00, a meno che non venga raggiunto un accordo prima, nel qual caso la fumata bianca potrebbe apparire già alle 10:30 o alle 17:30.
Tra i cardinali più menzionati come possibili successori di Papa Francesco vi sono Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato, e Luis Antonio Tagle, Prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione. Tuttavia, le votazioni iniziali indicano una divisione tra gli elettori, rendendo l'esito ancora incerto.
I fedeli continuano a riunirsi in Piazza San Pietro, osservando con attenzione il comignolo della Cappella Sistina in attesa della fumata bianca che annuncerà l'elezione del nuovo Papa. Una volta eletto, il nuovo pontefice verrà presentato al mondo dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti con la tradizionale formula "Habemus Papam".
Papa Francesco è morto questa mattina, lunedì 21 aprile 2025, alle ore 7:35, nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano. Aveva 88 anni. L'annuncio è stato dato dal cardinale Kevin Farrell, camerlengo della Santa Sede, con le parole: "Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre".
Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origini italiane, è stato il primo papa gesuita e il primo proveniente dal continente americano. Eletto il 13 marzo 2013, ha guidato la Chiesa cattolica per 12 anni, distinguendosi per il suo impegno a favore dei poveri, la riforma della Curia romana e l'apertura verso le periferie del mondo.
Negli ultimi mesi, le sue condizioni di salute si erano aggravate a causa di una polmonite bilaterale, che aveva richiesto un ricovero di 38 giorni al Policlinico Gemelli di Roma. La sua ultima apparizione pubblica è avvenuta ieri, durante la benedizione "Urbi et Orbi" per la Pasqua, dalla loggia di San Pietro.
Secondo le sue volontà, Papa Francesco sarà sepolto in una semplice cappella nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Il conclave per l'elezione del suo successore dovrà tenersi tra 15 e 20 giorni dall'inizio della Sede Vacante.
Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso il suo cordoglio, definendo la scomparsa del pontefice "una perdita grave" e sottolineando come Papa Francesco sia stato "un punto di riferimento per i credenti e per tutti coloro che cercano la pace e la giustizia".
Papa Francesco lascia un'eredità profonda, caratterizzata da un messaggio di misericordia, inclusione e dialogo interreligioso, che ha segnato profondamente la storia recente della Chiesa cattolica.
Jessica Morlacchi è la vincitrice del Grande Fratello 2025. La finale, andata in onda questa sera, ha visto l'ex cantante dei Gazosa trionfare dopo un percorso intenso e ricco di emozioni all'interno della Casa più spiata d'Italia.
Dopo settimane di strategie, confronti e momenti di grande tensione, Jessica ha conquistato il pubblico, che ha deciso di premiarla con il televoto. In finale, si è trovata a duellare con Helena Prestes, in una sfida avvincente fino all’ultimo voto.
Un percorso ricco di emozioni
Jessica è entrata nella Casa con la determinazione di mettersi in gioco e mostrare la sua vera essenza. Il suo viaggio non è stato privo di ostacoli: dalle discussioni accese con alcuni concorrenti ai momenti di sconforto, fino alle risate e alla complicità con alcuni inquilini, come Perla Vatiero e Massimiliano Varrese.
Non sono mancati episodi controversi, ma la cantante ha dimostrato una grande capacità di rialzarsi, conquistando sempre più consensi. Il pubblico ha apprezzato la sua sincerità, il suo carattere forte e la sua voglia di riscatto, premiandola con la vittoria.
Dalla musica alla televisione: una rinascita personale e professionale
Jessica Morlacchi non è nuova al mondo dello spettacolo. La sua carriera è iniziata giovanissima con la band Gazosa, con cui ha vinto Sanremo Giovani nel 2001. Negli anni successivi, ha affrontato momenti difficili, tra cui una battaglia contro la depressione, ma è riuscita a rimettersi in gioco partecipando a programmi come Tale e Quale Show e Ora o mai più.
La vittoria al Grande Fratello rappresenta per lei una nuova opportunità di crescita e rinascita, consolidando la sua presenza nel panorama televisivo italiano. Ora, i fan si chiedono quali saranno i suoi prossimi passi: tornerà alla musica o continuerà il suo percorso nel mondo dello spettacolo?
Una cosa è certa: Jessica Morlacchi ha scritto una nuova pagina della sua storia, dimostrando che la determinazione e la voglia di riscatto possono portare lontano.
Il mondo del cinema italiano piange la scomparsa di Eleonora Giorgi, attrice e regista di grande talento, morta oggi Lunedì 3 Marzo all'età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas.
Nata a Roma il 21 ottobre 1953, Eleonora Giorgi ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni '70, diventando rapidamente un'icona del cinema italiano. Il suo debutto risale al 1973 con Storia di una monaca di clausura, al quale seguirono film come Appassionata e La sbandata, che la consacrarono al grande pubblico. Negli anni '80, la Giorgi si distinse in commedie di successo come Mia moglie è una strega e Borotalco di Carlo Verdone, per il quale vinse il David di Donatello come migliore attrice protagonista nel 1982.
La sua versatilità le permise di lavorare con registi del calibro di Federico Fellini e Dario Argento, lasciando un segno indelebile nel panorama cinematografico italiano. Nel 2003, Eleonora Giorgi passò dietro la macchina da presa, dirigendo il film Uomini & donne, amori & bugie, con Ornella Muti. Negli anni successivi, si dedicò anche alla televisione e al teatro, partecipando a programmi come Ballando con le stelle e Grande Fratello VIP, dove condivise apertamente la sua lotta contro il cancro, diagnosticato nel 2023.
La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente il mondo dello spettacolo. Christian De Sica, suo grande amico e collega, ha ricordato la loro lunga amicizia con parole commoventi:
"Ciao Dolce Eleonora."
Anche Carlo Verdone ha dedicato un post emozionante su Instagram, ricordando la loro collaborazione in Borotalco e il legame speciale che li univa:
"Grazie amore mio per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E Grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato. Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande,grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio. Carlo❤️🙏"
La famiglia ha comunicato che Eleonora Giorgi si è spenta serenamente, circondata dall'affetto dei suoi cari. La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo dello spettacolo italiano, ma il suo talento e la sua energia continueranno a vivere attraverso le sue opere.