Tendenza meteo fino a Ottobre
8/9/2025
8/9/2025
Dopo l'intensa fase molto calda avutasi tra il 10 e il 20 Agosto, le temperature si sono finalmente abbassate su gran parte d'Europa portando all'avvio della stagione autunnale fatta eccezione per l'estremo sud del continente dove le temperature si sono mantenute generalmente sopra media.
Nell’ultima decade del mese numerose perturbazioni hanno raggiunto l’Europa occidentale, portando piogge abbondanti soprattutto sulle Alpi e nelle zone limitrofe. Ciò è stato determinato da un’area di bassa pressione centrata sulle Isole Britanniche che, con la propria rotazione antioraria indotta dalla forza di Coriolis, ha richiamato masse d’aria calda e umida da sud-ovest verso l’Europa continentale.
Parallelamente, più a sud, un flusso di aria molto calda di origine nordafricana ha investito il Mediterraneo, come mostrato nelle immagini sottostanti.
Durante gli ultimi giorni abbiamo assistito invece a un clima caldo e soleggiato su tutta l'Italia caldo e soleggiato su tutta l’Italia, a causa dell’allontanamento verso nord-ovest della fascia di bassa pressione. Questo spostamento ha interrotto l’afflusso di aria umida dall’oceano Atlantico, sostituita da correnti più secche provenienti dal Sahara, che hanno raggiunto anche la Pianura Padana e le Alpi.
lo spostamento della zona di bassa pressione verso l'Islanda sarà determinante durante la seconda metà di settembre , tuttavia per il momento questo spostamento non si è ancora compiuto completamente.
Geopotenziale a 500 hpa in data 8 settembre.
Temperature a 850 hpa (circa 1300 metri di quota) in data 8 settembre.
La fascia di bassa pressione rimane ancora allungata verso l’Europa occidentale e in questi giorni tende temporaneamente ad espandersi verso il continente. Questo favorisce il trasporto di masse d’aria calda e umida di origine oceanica dirette verso nord-est, che tra mercoledì 8 e giovedì 9 porteranno precipitazioni consistenti sui versanti esposti a sud-ovest degli Appennini e delle Alpi Dinariche. Le piogge interesseranno gran parte dell’arco alpino, con l’eccezione dei settori del Piemonte occidentale e della Valle d’Aosta, che resteranno in ombra pluviometrica.
Particolarmente abbondanti saranno le precipitazioni in Friuli, dove gli accumuli potranno localmente raggiungere i 300 mm.
Geopotenziale a 500 hpa previsto in data 10 settembre da ECMWF.
Temperature a 850 hpa (circa 1300 metri di quota) in data 10 settembre previste da ECMWF.
Accumuli precipitativi indicativi previsti fino a giovedì 11 alle 24:00 da ECMWF.
Successivamente, come mostrato dalle carte sottostanti, la fascia di bassa pressione si sposterà definitivamente sul Nord Atlantico. Qui, con la sua rotazione antioraria, fungerà da “pompa calda” verso l’Europa, favorendo la formazione di un’area di alta pressione alimentata da correnti di origine nordafricana o atlantico-tropicale.
A partire dal 14 settembre, l’Europa meridionale a cominciare dai settori occidentali sarà quindi interessata da temperature piuttosto elevate per il periodo, con valori circa 5 °C sopra la media 1991-2020 su gran parte dell’Italia. Farà eccezione l’estremo Sud, dove, data la già elevata temperatura media, le anomalie risulteranno probabilmente più contenute.
Geopotenziale a 500 hpa previsto in data 15 settembre da ECMWF
Temperature a 850 hpa (circa 1300 metri di quota) in data 15 settembre previste da ECMWF
La fase di caldo intenso in arrivo sembrerebbe durare almeno una settimana per indebolirsi a partire dal 20 e terminare intorno al 25 settembre, al seguito del quale è verosimile aspettarsi temperature più fresche fino a inizio Ottobre affiancate con alcuni giorni d'anticipo da precipitazioni.
Nelle immagini seguenti sono riportati i grafici delle temperature in quota, a 850 hPa (circa 1300 metri), e a 2 metri dal suolo. Nella parte inferiore dei grafici sono indicate le precipitazioni: la relativa scala, espressa in millimetri, si trova sul lato destro del riquadro, mentre quella delle temperature, in gradi Celsius, è riportata sul lato sinistro.
I valori di temperatura a 2 metri rappresentati nei grafici non corrispondono a quelli registrati nei centri urbani, ma a quelli rilevati in periferia o in aree verdi. In città, infatti, l’effetto delle isole di calore urbane, dovuto al calore rilasciato dal cemento e aggravato nelle località con scarsa ventilazione può determinare differenze significative: a Milano e Torino, ad esempio, lo scarto termico tra centro e periferia può raggiungere anche i 10 °C durante le ore notturne.
Nei grafici sottostanti la linea rossa rappresenta la media termica 1991-2020, la linea bianca la media tra gli scenari mentre ogni linea colorato rappresenta uno scenario previsionale. Per avere un idea dell'andamento termico nei prossimi 15 giorni bisogna seguire la linea bianca.
Milano
Trieste
Torino
Bolzano
Pescara
Roma
Napoli
Palermo
Bari
Crediti: le immagini provengono da https://www.wetterzentrale.de/ e https://www.meteored.com/it/